martedì 20 settembre 2016

Chi decide la capitale di Israele?


Nel 2012 HonestReporting costrinse il Guardian ad una rettifica, successiva ad un articolo in cui si stabiliva che la capitale di Israele non era in effetti Gerusalemme, bensì Tel Aviv. Non si trattò di una semplice svista: quando sollecitati a correggere l'errore, Il Guardian inizialmente si rifiutò, argomentando che Israele era in errore nell'individuare il luogo della propria capitale. In seguito il quotidiano tornò sui propri passi e porse le proprie scuse soltanto di fronte all'eventualità di una citazione in giudizio.
Grazie agli sforzi di HonestReporting la Ofcom - all'epoca l'autorità di vigilanza sulla stampa - modificò le proprie norme mentre Il Guardian aggiornò il manuale operativo usato dai propri giornalisti, che correttamente citano Gerusalemme quando parlano della capitale di Israele.
Qualche giorno fa la repubblica ceca si è piegata alle pressioni di gruppi filopalestinesi, annunciando che i libri di testo distribuiti ai ragazzi avrebbero contemplato lo stesso errore: indicando Tel Aviv come la capitale di Israele. La decisione di lì a breve è stata rivista, dopo una ferma lettera recapitata da Nir Barkat, sindaco di Gerusalemme.


Tuttavia, questo atteggiamento rimane diffuso: le Nazioni Unite, diversi stati in Europa e Asia e l'intero mondo arabo sono ostinati nel non considerare Gerusalemme la vera capitale di Israele. Per nessun altro stato sulla Terra è contemplata una simile ingerenza. Ciò porta a chiedersi chi sia deputato a stabilire la capitale di uno stato.
Forse il governo della repubblica ceca è investito di una simile autorità? forse i quotidiani di sinistra? e perché mai Tel Aviv? perché non Be'er Sheva, o Eilat? Israele ha voce in capitolo quando si tratta di parlare della sua capitale? come funziona con le altre capitali del mondo?
Anzitutto, cosa suggerisce il dizionario?
Il Merriam Webster definisce capitale quella dove «risiede la sede principale del governo». Il Black’s Law Dictionary, riferimento nel mondo giuridico, definisce capitale «la città più importante, solitamente sede del governo e dell'apparato amministrativo». Da questo punto di vista, non vi sono dubbi: Gerusalemme è il cuore legislativo dello stato. È sede degli uffici che ospitano ogni ministero del governo, ospita la Knesset (il parlamento), la Corte Suprema e la sede degli uffici del primo ministro e del capo dello stato.

La Knesset, il parlamento israeliano, ha sede a Gerusalemme

Alcuni argomentano che Gerusalemme non può essere considerata la capitale di Israele, semplicemente perché la maggior parte delle ambasciate sono situate altrove. Ma ciò non ha nulla a che fare con la definizione di una città come capitale di uno stato, stando al diritto. Senza considerare che ci sono stati (il Senegal, per dirne uno) la cui ambasciata americana è localizzata a New York e non a Washington: questo fa di New York la capitale degli Stati Uniti? e ci sono diecine di paesi la cui ambasciata in Germania è situata a Monaco o a Stoccarda, ma nessuno si sogna di mettere in dubbio che Berlino sia tutt'oggi la capitale tedesca.

Palestinesi e arabi contestano i confini di Israele (alcuni addirittura ne negano l'esistenza). Ma ciò è irrilevante nel definire la capitale di uno stato. In una dichiarazione rilasciata in esclusiva ad HonestReporting il professore Eugene Kontorovich, esperto di diritto internazionale, spiega: «Nulla nel diritto internazionale assegna ad una nazione il potere di stabilire la capitale di un'altra nazione».
Kontorovich precisa che un principio fondamentale del diritto stabilisce che ciò che non è coperto da accordi internazionali è considerato questione regolata a livello domestico dal diritto del singolo stato in questione. In parole povere, se Israele ha fissato la propria capitale a Gerusalemme, Gerusalemme è la capitale di Israele. È il diritto internazionale a stabilirlo.
Di passaggio, il professor Kontorovich da notare che la sede del governo israeliano è interamente situato nei quartieri di Gerusalemme di cui non si contesta la titolarità, per cui in ultima analisi alcuni quotidiani arriverebbero a sostenere che tutta Gerusalemme è estranea ad Israele!


Esistono in questo momento 124 nazioni interessate da dispute territoriali, e ci sono decine di stati non riconosciuti da altri stati o da qualunque stato al mondo. Ma ciò non coinvolge la definizione delle rispettive capitali.
Ad esempio, Nicosia in parte si trova su una porzione di territorio rivendicata dalla Turchia. Ma ciò non toglie che resti la capitale di Cipro. Durante la Guerra Fredda, Berlino era divisa in due e per ragioni di ordine pratico molti uffici governativi erano localizzati a Bonn. Ma questa era unanimemente ritenuta soltanto una capitale "di fatto", mentre Berlino rimaneva la capitale "di diritto" della Germania.
Sono soltanto due esempi, fra i tanti. Infatti, non si riesce a rinvenire in tutto il mondo neanche un esempio, che sia uno, di capitale di uno stato determinata dal pronunciamento di un altro stato.
Eccezion fatta per Israele.
Perché questa disparità di trattamento?

Articolo originale:
Who Decides the Capital of Israel?
su HonestReporting.com.

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