martedì 1 marzo 2016

L'esecuzione di Mahmoud Ishtiwi spacca Hamas e divide Gaza


Sta facendo scalpore l'assassinio di Mahmoud Ishtiwi, esponente di spicco delle Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas; l'organizzazione terroristica che governa la Striscia di Gaza. Ishtiwi, 34 anni, proveniva da una famiglia nota nell'enclave palestinese per aver concesso ospitalità a pericolosi terroristi, ed era a capo di una milizia di mille uomini durante la guerra di Gaza del 2014. Ma ciò non gli ha risparmiato la vita: è stato ucciso, dai suoi stessi compagni, lo scorso mese. Freddato con tre colpi di arma da fuoco al petto.
Cosa ha commesso di così oltraggioso Ishtiwi? turpitudine morale, è la versione ufficiale. Insomma, Ishtiwi aveva la colpa grave di essere omosessuale. Un orientamento che nella Striscia di Gaza si paga caro: come ha appreso sulla sua pelle il nostro povero Vittorio Arrigoni; sequestrato, torturato e ucciso a Gaza da terroristi palestinesi salafiti.
Non che le esecuzioni di Hamas facciano notizia. Basta ben poco, da queste parti, talvolta anche un semplice sospetto; per essere passato per le armi. La novità è costituita dal fatto che se ne parli pubblicamente, in questi giorni, malgrado l'esecuzione sia stata annunciata lo scorso 7 febbraio. Nei taxi, nei caffè, nei ristoranti, nei centri commerciali, si discute sommessamente della condanna a morte impartita ad un soggetto che per quasi metà della sua esistenza ha servito a suo modo con lealtà e abnegazione la causa dell'estremismo islamico palestinese.
I guai per Ishtiwi sono iniziati a gennaio dello scorso anno quando fu convocato dai servizi segreti di Hamas, che ufficialmente gli rinfacciavano di aver trafugato denaro per usi personali. Una accusa grottesca, in una enclave dove la corruzione dilaga nei ranghi del movimento. Le prime ammissioni costarono dolorose e ripetute torture all'ufficiale di al-Qassam. Ma fu proprio la celerità con cui Ishtiwi ammise le proprie colpe ad insospettire gli inquirenti di Hamas.
Miliziani interrogati in seguito ammisero di aver avuto rapporti omosessuali con Ishtiwi. Il denaro sarebbe stato impiegato per incoraggiarne i favori, e in seguito per comprarne il silenzio.
L'esecuzione di Mahmoud Ishtiwi crea però una netta spaccatura in seno ad Hamas - che registra negli ultimi giorni significative defezioni nella base, e che maldigerisce i finanziamenti provenienti dall'Iran sciita - e genera imbarazzo fra le numerose organizzazioni per i diritti umani del luogo: sempre pronte ad accusare Israele, sovente sulla base di resoconti anonimi, parziali e di dubbia credibilità; ma leste nel voltarsi dall'altro lato quando a calpestare i diritti umani sono gli stessi palestinesi. Fosse pure ai danni di uno di essi.

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