giovedì 3 dicembre 2015

Triste Natale per i cattolici che vivono sotto Abu Mazen

Il gigantesco albero di Natale piazzato davanti alla Chiesta della Natività a Betlemme
Ma perché quest'anno ce l'hanno tutti con le rappresentazioni iconiche del Natale cristiano?
Persino nell'Autorità Palestinese (ANP) di quell'Abu Mazen tanto adorato dai salotti europei, i cattolici non se la passano tanto bene. Violenze e persecuzioni sono cresciute esponenzialmente, e non pochi - fra quelli che hanno potuto - hanno deciso di fare le valigie e trovare riparo altrove: segnatamente nel vicino Israele, dopo la minoranza cristiana è in continuo aumento; unico caso in tutto il Medio Oriente.
In tutto il West Bank i cristiani ormai costituiscono meno del 2% della popolazione complessiva. A Nablus 40 anni fa vivevano più di tremila cristiani; oggi sono meno di 700. A Betlemme la popolazione cattolica è scesa sotto al 20% del totale, decimata da vessazioni, violenze e minacce dopo il passaggio all'amministrazione dell'ANP. Proprio la cittadina indicata dalla tradizione cristiana come luogo di nascita di Gesù Cristo, è stata suo malgrado protagonista di uno spiacevole episodio, che la dice lunga circa il clima di ostilità respirato dalle minoranze sotto il dominio dell'ANP.
Come riferisce il Religion News Service, citato da Times of Israel, l'amministrazione di Abu Mazen ha ordinato quest'anno un drastico ridimensionamento delle celebrazioni natalizie. Il delegato per i luoghi di culto cattolici nell'ANP ha rivelato di aver ricevuto istruzioni che impongono il bando dei tradizionali fuochi d'artificio e la restrizione del numero delle luci di Natale e delle decorazioni che in passato hanno ravvivato le strade di Betlemme. Secondo un'altra fonte, a Ramallah quest'anno non sarà illuminato l'albero di Natale, «a causa delle scene di morte e tortura perpetrate dalle autorità occupanti».
Come di consueto, un albero di Natale invece addobberà il piazzale di Piazza San Pietro, al Vaticano. Così come - novità di quest'anno - tutti gli alberghi israeliani potranno esibire un albero di Natale, senza per questo perdere il certificato di conformità religiosa.

1 commento:

  1. Abu Mazen moderato... come lo può essere un jihadista, organizzatore dell'attentato alle Olimpiad di Monaco e alla Scuola di Maalot e negatore della Shoah addirittura nella sua tesi di laurea data all'Università Lumumba di MOSCA, nel 1982, in cui sosteneva che la Shoàh "è un'esagerazione dei sionisti"... SCHIFOSI sono TUTTI coloro che gli stringono la mano anziché farlo fuori.

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