venerdì 27 settembre 2013

Medicina senza frontiere

di Claudio Pagliara*

In 65 anni di esistenza, Israele ha raggiunto accordi di pace solo con due Paesi arabi: Egitto e Giordania. Alcuni membri di questo strano – e rissoso – condominio chiamato Medio Oriente si guardano bene dal chiamare lo Stato ebraico col suo nome, nel timore che così facendo ne giustifichino l’esistenza. Preferiscono l’eufemismo disprezzante di ”entità sionista”. Ma in questo buio orizzonte c’è almeno uno sprazzo di luce. I cittadini di questi Paesi si dimostrano più pragmatici dei loro leader. Una spia è il successo che stanno avendo nel mondo arabo i video con istruzioni sanitarie prodotti dalla mutua israeliana. I positivi talk back scritti dai fruitori contraddicono l’ostilità’ dichiarata dei loro leader.

Sei mesi fa Clalit – una delle mutue israeliane – ha postato su YouTube, in ebraico ed arabo, una serie di video educativi su argomenti quali allattamento, maternità , fisioterapia, diagnosi precoce di alcune malattie, ecc. L’iniziativa – che la nostra INPS farebbe bene a copiare – ha avuto un enorme successo: in poco tempo i video hanno superato il milione di click. Dall’analisi dei dati, emerge una relatà sorprendete. Solo 45 mila utenti sono israeliani. La metà, 560 mila, sono sauditi, 168 mila egiziani, 90 mila iracheni, 70 mila marocchini, 65 mila algerini, 42 mila giordani. Persino 11 mila cittadini della Siria dilaniata dalla guerra civile hanno visto i video educativi israeliani.

La stragrande maggioranza del pubblico arabo è stato attratto dal video sull’allattamento. è anche il video che ha ricevuto il più’ grande numero di commenti positivi. Come quello di Fatima: “Grazie per gli utili consigli”. Il Medio Oriente non smette mai di stupire, nel bene come nel male!

*Responsabile dell’Ufficio Rai per il Medio Oriente dal 2003. Riprodotto con il consenso dell'autore.

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