lunedì 2 settembre 2013

Ma non lo chiamate doppiopesismo

L'Egitto ha chiuso ripetutamente il valico di Rafah che lo collega alla Striscia di Gaza, come forma di ritorsione nei confronti di Hamas, che secondo la nuova dirigenza del Cairo avrebbe preso parte attiva agli scontri con l'esercito all'indomani dell'esautoramento di Morsi. Nel frattempo i valichi israeliani di Erez e Kerem Shalom sono rimasti aperti: soltanto giovedì, l'IDF ha gestito il transito di 262 camioni, trasportanti 6266 tonnellate di beni, fra cui 640 tonnellate di materiali da costruzione. Ciò ha impedito che gli abitanti della Striscia rimanessero segregati e isolati. Il tentativo egiziano di mettere Gaza sotto assedio, facendo della Striscia una prigione a cielo aperto, non è andato a buon fine.
L'Egitto ha distrutto mediante detonazione con esplosivo il 90% dei tunnel clandestini che lo collegavano alla Striscia di Gaza. Per accertarsi della compiutezza del lavoro, non si è esitato ad allagare con acqua ciò che è rimasto delle gallerie sottorranee; e pazienza se nel frattempo qualche palestinese è annegato (se non è morto prima per schiacciamento). Non sono pervenute proteste, interrogazioni parlamentari, flottiglie della libertà, cortei per la pace, editoriali infuocati ne' mobilitazioni sui social network.
E mentre nei campi profughi in Siria muoiono sotto le bombe del regime di Assad (ancora membro del Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU) altri 7 palestinesi, che si sommano ai 1.377 uccisi da Damasco; sempre a Gaza l'esercito egiziano mette ancora una volta in seria difficoltà gli antisionisti (vestiti da filopalestinesi) di tutto il mondo: decidendo di abbattere con le ruspe 13 abitazioni. L'intenzione è di creare una zona cuscinetto, militarizzata, lunga dieci chilometri e larga 500 metri. "Motivi di sicurezza", dicono i militari...
Fra i quali proprio non si riesce a trovare nessun sionista.
Ecco perché NON se ne parla...
Di questo passo, non sorprenderebbe una iniziativa militare a tutti gli effetti da parte dell'Egitto sul suolo di Gaza. Molti lo danno per probabile e imminente. Sorprenderà o indignerà qualcuno? è legittimo dubitarne...
Ma nel frattempo, nessuna Rachel Corrie accorrerà con il suo ciuffo biondo a difendere i poveri palestinesi dai bulldozer...

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