lunedì 22 aprile 2013

Sempre più palestinesi diventano israeliani

Non è un assurdo controsenso: secondo quanto riporta oggi Haaretz, il quotidiano filoarabo in lingua inglese pubblicato in Israele, è boom di richieste di cittadinanza israeliana da parte delle popolazione araba residente nei quartieri orientali della capitale dello stato ebraico. "Gerusalemme Est" è stata liberata dall'occupazione giordana nel 1967, dopo 19 anni, ed è oggi pienamente integrata con la parte occidentale. Ciò malgrado, non pochi sono i timori da parte dei residenti nei quartieri orientali, che questa parte della capitale possa risultare mutilata per essere consegnata ai palestinesi, nell'ambito di un accordo definitivo di pace.
L'International Crisis Group, ONG senza scopo di lucro, rileva che dal 2008 al 2010, non meno di 4500 palestinesi residenti a "Gerusalemme Est" hanno fatto richiesta di cittadinanza israeliana. Il dato è sicuramente approssimato per difetto, aggiungono. Di questi richiedenti, 1/3 ha ottenuto la cittadinanza, 1/3 è stato respinto per motivi di sicurezza, mentre il residuo terzo è in attesa di riconoscimento. Il dato citato è vistosamente più elevato di quello - circa 2500 richieste - registrato fra il 2000 e il 2008.
Le recenti dimissioni di Salam Fayyad, primo ministro moderato dell'Autorità Palestinese, esasperano ulteriormente l'ansia, con il presidente dell'OLP - al tempo stesso presidente del Fatah, nonché della stessa ANP (sebbene decaduto da oltre quattro anni) - che potrebbe assumere i pieni poteri esecutivi, imprimendo così una svolta ancora più radicale e antidemocratica al regime che governa Ramallah e dintorni.
Per la propaganda filo-palestinese, è un brutto smacco: a cinque mesi dal voto con cui l'ONU ha ammesso l'ANP come "stato osservatore non membro", questa tendenza suggerisce che i palestinesi preferiscono il passaporto con la stella di David a quello della futura Palestina. Lo stesso Fayyad, d'altro canto, rara mente pensante in un regime di corrotti e incapaci, era contrario ad un gesto unilaterale che gettava alle ortiche venti anni di lavoro post-Accordi di Oslo.

2 commenti:

  1. Gerusalemme capitale? ma di cosa?...ah forse voleva scrivere Tel Aviv

    RispondiElimina
  2. Tel Aviv? e da che cosa lo deduce?
    non Se la prenda, Anonimo, ma un po' di ripasso di storia e geografia non Le farà male.

    RispondiElimina