giovedì 22 novembre 2012

Sul piano mediatico, Israele ha vinto

Mentre l'Iran cerca nuove vie per fornire i terroristi di Hamas di nuove armi e munizioni, più potenti e consistenti di quelle in buona parte (ma non nell'interezza) distrutte dall'esercito israeliano; ci si divide circa i vincitori e vinti di questa "Guerra degli Otto giorni". Il che quantomeno porta a concludere che non c'é nessun vincitore netto e definitivo, e che la questione tornerà ad affacciarsi fra qualche settimana, o al massimo fra qualche mese.
Sul terreno della propaganda, Hamas ha perso: non c'é dubbio.
Le affermazioni roboanti ("abbiamo colpito un caccia dell'aviazione israeliana", "l'aeroporto di Tel Aviv è stato sgombrato", "vi faremo conoscere l'inferno") sono state smentite. E i quotidiani tentativi di mistificare la realtà, addossando agli strike chirurgici dell'IAF le morti occorse diverse settimane fa e a diverse centinaia di chilometri di spazio (o quelle autoprovocate dai missili palestinesi difettosi, ricaduti sulla Striscia: 152 su 1506 sparati, ovvero uno su dieci), hanno rivelato al mondo la miseria morale e intellettuale dell'organizzazione terroristica che governa Gaza. Che però ha conosciuto una legittimazione non solo per la disponibilità di concordare e proclamare una tregua; ma anche per le numerose visite di stato degli ultimi giorni.
Israele ha vinto la guerra dei media. Hamas ha inseguito, con affanno, risultando sempre scomposta, grottesca e demenziale. E' un saldo positivo, rispetto all'operazione Piombo Fuso del 2008, che vide il mondo occidentale schierato più unilateralmente: le falsità circa l'impiego del fosforo bianco per finalità diverse da quelle di illuminare il campo, e la vergognosa conclusione del rapporto Goldstone, poi ritrattato da suo autore («se all'epoca avessi saputo...»), assieme ai continui attacchi terroristici che precedettero quelle operazioni, rendendole dolorosamente dovute e inevitabili; misero Israele di spalle al muro, sulla difensiva, nella continua necessità di giustificarsi anziché incassare uno scontato appoggio per gli attentati che puntualmente seguirono quel Cessate il fuoco. Da quella esperienza, possiamo dire, il governo e soprattutto l'esercito israeliano hanno tratto insegnamento.
Le ammiraglie dell'informazione globale - New York Times, Guardian e Reuters, a cui si è a più riprese associata la "little british" BBC - hanno fatto di tutto per demonizzare le operazioni dell'IDF, riproponendo immagini e filmati che hanno coperto di ridicolo queste istituzioni e i loro corrispondenti. Chi cercava informazioni obiettive, fresche, non manipolate e non di provenienza dubbia (come fidarci di notizia fornite da fonti terroristiche?), non ha esitato a collegarsi ai canali dell'IDF, il cui numero di seguaci è letteralmente esploso nelle ultime due settimane. Il baricentro del consenso pende ancora da un lato, ma grazie al flusso in tempo reale di tanti volenterosi che hanno ritwittato e condiviso sulle proprie bacheche l'informazione, l'opinione pubblica è apparsa più equilibrata; e al prossimo conflitto, saprà come informarsi, snobbando i vecchi dinosauri capaci soltanto di leggere le veline recapitate loro dall'ufficio propaganda di Hamas.


Forse questa consapevolezza ci permetterà di affrontare con minore irritazione le farneticazioni della direttrice del "manifesto", Norma Rangeri, che ha pensato di assestare un ulteriore colpo alla credibilità e alle sorti del giornale che infelicemente dirige, proponendo a Sky TG 24 le sue riflessioni sull'ondata di terrorismo che ha preceduto l'operazione Pilastro di Difesa. Sicuramente i telespettatori avranno avuto di meglio da fare che ascoltare questa bizzarra persona e le sue strampalate tesi; ma un nostro amico si è presa la briga di chiarire alcuni punti, stilando una lettera aperta che riproduciamo in basso. Sarà divertente, fra qualche anno, rileggere le argomentazioni dei simpatizzanti di un movimento terroristico estremista come Hamas.

LETTERA APERTA AL DIRETTORE DEL MANIFESTO NORMA RANGERI.

Gentile Dott.ssa Rangeri, il mio nome è Stefano Davidson, sono giornalista regolarmente iscritto all'Ordine, non sono ebreo, non sono di destra, né di sinistra, né di centro, visto che tutti questi schieramenti hanno appoggiato il Governo che sta distruggendo definitivamente il nostro Paese.

Ho ascoltato al Sua intervista a Sky TG24 e sinceramente sono inorridito. Sinceramente non so cosa pensare, sono al corrente che l'informazione è ormai tutta corrotta, compresa molta di quella sul web, ma non pensavo si potesse arrivare a rilasciare un'intervista di una faziosità scandalosa come quella che Lei ha avuto il coraggio di propinare agli spettatori di quel TG.

Io mi domando anzitutto se Lei abbia mai avuto l'occasione, se non proprio la curiosità di leggersi ad esempio lo Statuto di Hamas agli art. 7 e 13 per esempio. Mi chiedo poi come faccia a dichiarare (attraverso un luogo comune grande come una casa) che Netanyahu abbia deciso di attaccare Gaza solo per ragioni elettorali considerando:
A) il lancio da parte di Hamas nel Negev di ben 120 razzi soltanto Mercoledì della scorsa settimana più un Fajr-5, (razzo capace di raggiungere Tel Aviv da Gaza) esploso appunto a Tel Aviv, prima che Israele reagisse. Senza tra l'altro minimamente considerare che solo quest'anno dalla striscia in direzione di Israele sono partiti i seguenti attacchi, che sono praticamente stati "sopportati" senza reazioni di rilievo:
20/06/2012 50 missili in 24 ore
22/06/2012 120 ordigni palestinesi sparati su Israele
09/10/2012 55 razzi in un solo giorno
24/10/2012 70 razzi contro Israele
11/11/2012 Più di 30 razzi sulle cittadine del sud di Israele
12/11/2012 38 lanci di razzi
e ho messo solo i lanci più eclatanti, le botte da 10/15 missili Qassam, o Grad le ho evitate, troppo pochi.
B) perché se fosse la campagna elettorale quella che sta inseguendo il Primo Ministro Israeliano, non vedo perché abbia accettato la mediazione per la tregua considerato che l'elettorato israeliano è contro questa soluzione al 75%.

Mi chiedo inoltre perché Lei non parli degli aerei che sorvolano gli obiettivi a Gaza (spesso Lei sa molto meglio di me che le rampe dei missili sono montate su edifici civili o che altri obiettivi si nascondono "coraggiosamente" in mezzo ai campi profughi) e lanciano volantini in arabo allertando la popolazione dell'attacco imminente di modo che i civili di quella zona possano allontanarsi (e questo non lo dico io ma intervistati palestinesi, madri e figli che grazie a questo sistema si sono messi in salvo) ma ciò nonostante guarda caso qualche civile viene sempre ritrovato negli edifici successivamente bombardati.
Mi chiedo se Lei sia al corrente dei metodi di convincimento utilizzati da Hamas per "convincere" i civili a collaborare (sterminio della famiglia se non collabori, soldi alla famiglia se collabori e ti sacrifichi).
Mi chiedo se Lei conosca veramente la storia di quei posti e del perché tutto ciò accade.
Mi chiedo se secondo lei gli israeliani NON devono essere considerati esseri umani quanto i palestinesi.
Mi chiedo se si rende conto che i palestinesi sono sì vittime, ma dei loro stessi fratelli mussulmani che non muovono un dito o cedono un metro di terra per agevolarli.
Infine mi chiedo se Lei è una persona che accetta il confronto e ha il coraggio, la voglia e la pazienza di leggere il documento che allego alla presente e che probabilmente potrebbe illuminarLa su parecchi aspetti della questione (visto che pare ignorare la Storia nella maniera più totale), sempre che dietro al Suo agire non ci sia malafede o foraggiamenti occulti da parte di quegli stessi che notoriamente "sponsorizzano" i cosiddetti siti di "libera informazione" i quali non danno una notizia che non sia filo-araba, senza tra l'altro mai citare fonti o mostrare bibliografie di quanto asserito, come invece troverà in calce al mio allegato.
Distinti saluti

Stefano Davidson

1 commento:

  1. Non sono cosi' convinto che Israele abbia vinto la guerra mediatica, magari!! dico io, purtoppo quella e' una guerra persa da tempo e su cui gli amici di Israele non hanno mai investito abbastanza risorse, tempo, fatica, mezzi. E' troppo il veleno che i mezzi d'informazione hanno riversato e riversano ogni giorno su Israele e purtroppo sugli israeliani, presentati sempre come dei mostri assetati di sangue palestinese, che si divertono a giocare alla guerra. La disumanizzazione e' la prima fase del genocidio.
    Shalom,
    Elio

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