venerdì 19 ottobre 2012

Autorità Palestinese dedita al riciclaggio di denaro sporco?

Il blog Challah hu Akbar riporta una notizia apparsa sulla versione cartacea del quotidiano Yedioth Ahronoth, secondo cui l'Autorità Palestinese ha fatto richiesta alla Bank of Israel - la banca centrale e istituto di emissione dello stato ebraico, con giurisdizione anche per l'embrione del futuro (?) stato palestinese - di aumentare a 2 miliardi di dollari il limite massimo dei versamenti consentiti all'organismo sorto dopo gli Accordi di Oslo del 1993.
La richiesta suona quantomeno bizzarra, se non inquietante: si tratta di una somma di denaro spropositata, se si considera che per l'intero 2012 l'Unione Europea ha previsto stanziamenti per lo sviluppo palestinese e per l'ANP per complessivi 200 milioni di dollari: 1/10 della cifra in discussione.
Il sospetto formulato da più parti è che questo enorme margine possa servire a consentire a famiglie "poco trasparenti" vicine all'entourage di Abu Mazen, di sfrutture i canali istituzionali israeliani per riciclare denaro di provenienza illecita o illegale.
Secondo il quotidiano israeliano, un esponente della BoI ha contattato l'ANP per chiedere maggiori spiegazioni in merito a questa richiesta. L'ANP, aggiunge Yedioth, non ha confermato l'illazione.

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