venerdì 22 giugno 2012

La subdola aggressione del pomodoro crociato

Ancora una congiura ai danni dei poveri arabi (poveri per modo di dire, viste le auto lussuose che sfrecciano sulle polverose strade del Medio Oriente). Questa volta non si tratta di polli israeliani che provocano impotenza, o di squali che allontanano i turisti dalle località balneari egiziane, ne' di colibrì o insetti spia al soldo del Mossad. E il complotto non è sionista. Ma è degno di essere denunciato, onde preservare la purezza del buon musulmano.
Il solito Challah hu Akbar riporta la denuncia di un gruppo salafita (quelli al governo dell'Egitto post-Mubarak, in compagnia dei meno integralisti ma sempre estremisti Fratelli Musulmani), che invita i propri fratelli a non consumare pomodori. E non certo perché essi siano già abbondantemente dotati di vitamina C. No: l'esortazione a privarsi delle virtù del pomodoro è che esso è una fabbricazione cristiana.
Ma come abbiamo fatto a non accorgercene?! si vede benissimo la croce al centro del succoso vegetale!
L'esortazione su Facebook di questo gruppo è rafforzata dalla testimonianza di una fedele, la quale ha avuto l'apparizione di un Maometto piangente dopo aver realizzato la tragica scoperta.
Se proprio non si può fare a meno di mangiarlo a spicchi, magari con l'aggiunta di un buon olio palestinese e di abbondante origano mediorientale, lo si può degluttire per intero, conclude la raccomandazione: purché nel taglio non si riveli al mondo la sconcertante presenza della croce cristiana.

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