martedì 17 aprile 2012

I palestinesi espiantano organi e li vendono all'Egitto

Naturalmente questa notizia... non farà notizia, poiché non coinvolge gli ebrei e la favola secondo cui l'esercito isrealiano farebbe la guerra ai palestinesi per ottenerne gli organi, e naturalmente commercializzarli, attaccati come sono al dio denaro, essendo dotati notoriamente di naso adunco e tutte le altre favolette che servono per mandare a dormire tranquilli i bambini cristiani. Però merita di essere raccontanta, non foss'altro che per l'ondata di indignazione che sicuramente (...) scatenerà fra le ONG, le associazioni pacifiste, le flottiglie che salperanno per salvare perlomeno le anime dei corpi profanati.

Una fonte non sospettabile di partigianeria come Palestine Press (un sentito ringraziamento per l'opera di traduzione di Challah Hu Akbar) rivela l'esistenza a Gaza di una banda di medici e paramedici specializzata nel riesumare corpi, sezionarli e ricavarne organi da consegnare ad intermediari, appartenenti ad Hamas, che nottetempo fanno passare questo "materiale" per i famosi tunnel scavati al confine fra la Striscia e l'Egitto, ricavandone un lucruso profitto.
Le immagini, raccapriccianti - sconsigliate a chi non ha lo stomaco forte - rivelano il rinvenimento di resti, commercialmente di scarso valore, di corpi ritrovati nei pressi di un ospedale nella Striscia di Gaza.
Naturalmente si potrà obiettare che è la politica del governo di Gerusalemme, che respinge con successo gli attacchi - sia quelli bellici, che quelli propagandistici - a costringere Hamas ad aumentare la posta, finanziandosi con metodi "poco ortodossi". Come quello di lasciare al buio la popolazione pur di non importare il petrolio da Israele, preferendone la provenienza egiziana, sulla quale può agevolmente imporre una lucrosa cresta.
Pacifinti, adesso potete cessare di voltarvi dall'altro lato...

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