lunedì 21 novembre 2011

Abu Mazen sempre più nelle spire di Hamas



Dopo il rifiuto della "road map" di pace proposta dal Quartetto in seguito all'insuccesso dell'iniziativa unilaterale alle Nazioni Unite, Abu Mazen si sta prevedibilmente appiattendo sulle posizioni radicali di Hamas, che governa la Striscia di Gaza dopo il colpo di stato successivo allo sgombero ordinato da Sharon nel 2005.
Hamas e Al Fatah (l'organizzazione da cui proviene Abu Mazen) si incontreranno nei prossimi giorni al Cairo, per dare seguito agli accordi di unificazione sottoscritti sei mesi fa, ma rimasti da allora lettera morta. La decisione unilaterale di chiedere il riconoscimento all'ONU, in spregio agli Accordi di Oslo del 1993 (che hanno fatto piovere a Ramallah massicci finanziamenti internazionali) ha provocato da parte di diversi paesi occidentali il blocco dei trasferimenti di denaro verso una Autorità Palestinese sempre più orientata verso il collasso; politico, prima che economico. Così, Abu Mazen sta facendo buon viso a cattiva sorte, convergendo verso un abbraccio nei confronti dei rivali di Gaza che sancirà il probabile esautoramento della leadership "moderata" in Cisgiordania.
Il radicalismo sarà ancor più esaperato dalla decisione della Jihad Islamica di correre alle prossime elezioni generali palestinesi, che si dovrebbero tenere nella prossima primavera, e che porteranno ad un ulteriore isolamento internazionale dei territori palestinesi.

Nessun commento:

Posta un commento