domenica 3 aprile 2011



Ricordate il rapporto Goldstone?
Il giudice sudafricano, dopo l'operazione "Piombo Fuso", aveva accusato sia Hamas che Israele di crimini di guerra, avendo entrambi ucciso civili negli scontri di fine 2008.
A distanza di tempo, Goldstone ritorna sui suoi passi: "scusate, volevo dire che Hamas ha ucciso civili. Israele no. Mi sono sbagliato".
Meglio tardi che mai. Ma le persone di buon senso lo sapevano da sempre...

Reconsidering the Goldstone Report on Israel and war crimes


Troppo facile però emettere una sentenza in cui vergognosamente si equiparava un esercito, soggetto alla legge (e infatti in Israele ci furono delle inchieste) e terroristi che usavano civili come scudi umani, o lanciavano razzi dai tetti delle abitazioni, degli ospedali e delle moschee).
Troppo facile emettere una sentenza sommaria, senza prove, senza istruttoria, senza testimonianze, e ammettere oggi che le informazioni allora erano insufficienti rispetto alla conoscenza attuale dei fatti.
Troppo facile giustificarsi oggi sulle colonne di un giornale, dopo aver pubblicato una sentenza esecutiva e nota a livello internazionale, che comportava il rischio di arresto per un cittadino israeliano al di fuori del suo paese. L'ex ministro degli Esteri Livni fu raccomandata di non recarsi nel Regno Unito, perché avrebbe potuto essere arrestata. Questo sulla base di una vergnosa condanna sommaria, arbitraria, parziale e platealmente infondata.
Troppo facile aizzare l'odio antisionista, sapendo di farla franca con la propria coscienza nel momento in cui l'ammissione di colpa non sarà raccolta da alcun giornale nel mondo.

Nessun giornale scriverà quanto dichiarato da Goldstone venerdì: che Israele ha agito per legittima difesa e che Hamas a Gaza continua a commettere crimini di guerra.
Nessun giornale denuncerà i crescenti attacchi che da Gaza partono verso Israele. I missili di Hamas prima raggiungevano Ashkelon (20 chilometri dal confine), poi sono arrivati fino a Ashdod (31 km) e ora Rishon (58 km). Il prossimo bersaglio sarà Tel Aviv (68 km) e poi la capitale Gerusalemme (74 km).
Pochi giornali hanno sottolineato il massacro della famiglia a Itamar, l'attentato terroristico a Gerusalemme, e la scoperta di 550 bunker e 40.000 missili nel sud del Libano, nella disponibilità di Hezbollah.
Da che parte si schiereranno i giornali quando Israele concluderà che le morti, i feriti, gli attentati, le distruzioni provocate dai quotidiani attacchi che subisce da Gaza e presto dal Libano, avranno superato la misura, e che una nuova operazione militare si renderà inevitabile?

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