mercoledì 13 aprile 2011

Il nuovo volto dell'Egitto



Che teneri quelli che pensavano che in Egitto sarebbe sbocciata la democrazia: «Sobhi Saleh, il capo del partito "Libertà e giustizia" (sic!, NdR) che i Fratelli musulmani hanno scelto per presentarsi alle elezioni di settembre, ha annunciato che, fra le misure contemplate, “gli alcolici saranno banditi dai luoghi pubblici”. Alle donne sarà imposto l’uso del chador».

Pochi giorni fa a Qena, nel sud dell’Egitto, i fondamentalisti hanno tagliato un orecchio a un cristiano, colpevole ai loro occhi di avere una relazione con una musulmana.

«Il burqa non ha senso in Francia, un Paese dove le donne votano dal 1945. E poi il burqa non è l’Islam. L’Islam non obbliga nessuno a coprirsi. Non è una prescrizione religiosa, ma solo una prigione per le donne e uno strumento di dominazione sessista».
( Hassen Chalghoumi, coraggioso imam di una cittadina nella provincia di Parigi, intervistato oggi dalla Stampa).

E oggi si apprende che Goldstone, il giudice incaricato dall'ONU di redigere un rapporto sulla guerra del 2008/2009 fra Gaza e Israele, e che di recente ha ritrattato tutte le accuse contro Israele con un editoriale sul Washington Post; aveva offerto la sua verità tardiva al New York Times, ma il celebre giornale progressista USA rispose "no, grazie".
E poi ci si meraviglia che la gente non legge più i giornali...

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